martedì 15 marzo 2011

JUGOSLAVIA 1915


Una dozzina di custodi della vita mi hanno costretta a partire
per questi giardini grigioperla.
Se mi affaccio vedo bambini infiniti che scartano coralli e se li infilano su per il naso,
e più li guardo e più mi sanguina il mio,di naso.
La mia assenza il grande giorno era scritta nel destino e raccontata nelle interiora
di qualche animale mitologico,cosicchè tu potessi concepire finalmente la morte delle cose
che ti rifiuti ad accettare.
Mi dispiace d'esser fatta di nervi e carne 
non posso cambiare mi dispiace.
Che questa fuga infinita nelle fighe di nuovi mondi
mi stia realmente provando non è una novità.
E tu brindi e festeggi in questa notte di lupi.
E tu mi odi non abbastanza.
Con saggezza ti lessi il futuro nell'artrosi cervicale
di quella vecchia che vendeva pesce al mercato,
e tu banalmente a Cassandra non hai creduto.


Ti bacio con dovere


tua pessima
Marilù

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